Abuso dell’Analisi Transazionale?

L’analisi Transazionale si contende con la Psicoanalisi la medaglia di teoria psicologica più travisata. Le teorie di Freud vengono travisate perché hanno avuto una risonanza mondiale. Ormai lo stesso Freud, con il suo sigaro, la barba e il lettino, è diventato un’icona pop. E così sentiamo continuamente parlare di Inconscio, Ego, Super Io, Libido e Meccanismi di difesa in modo impreciso e spesso fuorviante.

L’Analisi Transazionale non è famosa quanto la psicanalisi – anzi, la maggior parte degli psicologi la conosce solo per sentito dire – ma negli anni 70 i libri di Berne ebbero moltissimo successo di pubblico. Sopratutto tra i venditori. Ancora oggi è tra le preferite da coach, counselor & affini.

Non poteva essere altrimenti: il linguaggio dell’Analisi Transazionale è (volutamente) molto immediato e semplice: il Bambino, il Genitore, l’Adulto, il copione, i giochi, le t-shirt, l’elastico, la patata bollente, le stroke, il Triangolo con il Salvatore, la Vittima e il Carnefice

Questa semplicità. però, si è rivelata da subito un’arma a doppio taglio. Sì, da un lato rende fruibili i costrutti alla base della teoria motivazionale, della teoria dello sviluppo, della teoria del linguaggio, della teoria della personalità. Ma il prezzo che paga è la banalizzazione.

Parlare di AT è un abuso?

Spesso altri psicologi o divulgatori utilizzano concetti mutuati dall’AT, spesso senza attestarne la provenienza – pensiamo alle “coccole” di Giulio Cesare Giacobbe o ai Mode Bambino e Genitore della Schema Therapy.
Di fronte all’ennesimo saccheggio dei concetti AT da parte di altri psicologi molte colleghe e colleghi si chiedono:

Quando qualcuno scrive un post o fa un video in cui parla di Analisi Transazionale in modo errato o superficiale sta commettendo un abuso?

Sinceramente, credo che la parola “abuso” sia… abusata.

Certi termini vanno maneggiati con cura, con consapevolezza, con professionalità. La parola “Abuso” è uno di quelli.

I libri di Berne, di Harris e di Steiner vengono stampati e ristampati da decenni, si trovano in qualsiasi libreria. L’Analisi Transazionale non è una dottrina segreta, riservata solo agli iniziati.

Questo è un abuso

Che sia chiaro: se uno non è psicologo e compie atti tipici dello psicologo è un abuso e commette un reato (art. 348 del Codice penale). Gli atti tipici sono: la diagnosi psicologica, il sostegno psicologico, la riabilitazione psicologica, la psicoterapia.

Non fa differenza se usa l’MMPI o il Rorschach, se usa il lettino o la poltrona, se parla di Modelli Operativi Interni o Stati dell’Io. È comunque un abuso.

Questo non è un abuso

Invece: se uno legge un libro, lo capisce male e ne parla/scrive in modo superficiale, è solo uno che ha capito male un libro e che ne parla/scrive in modo superficiale.

Non fa differenza che si tratti dell’Antigone di Sofocle, del Tractatus Logico-Philosophicus di Wittgenstein, de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery o di Games People Play di Berne. Non è un abuso.


La speranza è che di AT se ne parli sempre di più e sempre di più in modo corretto. Perché la ricchezza del linguaggio e delle intuizioni di Berne si trova oltre la soglia della superficialità.

2 thoughts on “Abuso dell’Analisi Transazionale?

  1. Concetti sacrosanti espressi con chiarezza e brevita`… che considero il massimo.

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